Rifugio Carlettini

Itinerari guidati dal rifugio

Il Rifugio Carlettini è corcevia di una lunga serie di camminate più o meno impegnative che si snodano attraverso il paesaggio e le cime circostanti attraverso tutta la Val Campelle. Scegli tu stesso fra la raccolta di itinerari quello che più si addice al tuo passo!

Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
3 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Facile per tutti

Percorso 1

1. Caldenave, Malga Nassere, Malga Casarina

Dal piazzale in Loc. Hotel presso la Cappella degli Alpini, (m 1325) si percorre la strada asfaltata che prosegue verso il Ponte Conseria. Attraversato il ponte sul Rio Caldenave si prende la strada a destra con segnavia bianco – rosso per Caldenave, Forcella Ravetta, Laghi della Val Inferno. Ora la strada diventa bianca salendo fino al primo tornante a sinistra. Qui si imbocca la comoda mulattiera che prosegue fiancheggiando la sponda destra del Rio Caldenave-Casarine. Segnaletica bianco – rosso Caldenave Forcella Ravetta. Prima della Loc. Campivelo il sentiero si immette di nuovo sulla strada forestale che termina in corrispondenza del Ponte Campivelo. 45′. (m 1499) Oltrepassata la passerella sul Rio Caldenave il sentiero incomincia a salire lungo la sponda orografica sinistra. Dopo 1 ora si giunge al campivolo della Malga Caldenave. Giunti al bivio per Forcella Ravetta, si piega a sinistra per circa 50 metri seguendo la segnaletica SAT per Val dell’Inferno giungendo così al Ponte Caldenave. (m 1748). Da qui lo spettacolo che si presenta è a dir poco incantevole. La radura che si apre verso il colle sul quale sorge la Malga Caldenave è solcata dai magnifici meandri delle trasparenti acque del Rio Caldenave. Fanno da sfondo a questo suggestivo paesaggio i superbi ed aguzzi campanili granitici della Cresta Ravetta con Cima Trento (m 2530) e Cima Quarazza (m 2526) . Si oltrepassa il ponte sul rio Caldenave e si imbocca il “sentiero dei zirmi” L37 la comoda ed evidente mulattiera segnalata in bianco e rosso che, attraverso un magnifico bosco di pini cimbri, abeti e larici, giunge alla strada forestale Nàssere-Ponte Conseria. Si giunge quindi a Malga Nassere in 45′. (m 1759) A circa metà del campivolo, dalla strada forestale si diparte a sinistra il “sentiero dei Nomadi” L31 che scende costeggiando dapprima il bordo del prato per poi immettersi nel bosco. Dopo circa 200 metri si trova un bivio; si può proseguire diritto rimanendo sul sentiero L31 che giunge al Rifugio Carlettini o prolungare il percorso di circa mezz’ora prendendo a destra il “sentiero della malga” L31 bis che porta all’agritur Malga Casarina. 30′. (m 1468). Dalla Malga si prende il sentiero o la strada asfaltata di fondovalle che scendono verso Sud e che in altri 30′ portano di nuovo al punto di partenza presso il piazzale ex Hotel.

Partenza e Arrivo

Piazzale hotel – Cappella Alpini

3.30

h
Tempo di percorrenza

99

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
3 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Facile per tutti

Percorso 2

2. Malga Nassere, Malga Casarina

Dal piazzale in Loc. Ponte Conseria(m 1471) si percorre la strada asfaltata che sale a destra verso l’Agritur Malga Casarina. Dopo circa 200 metri, dove la strada si immette nel campivolo della Malga Casarina, si imbocca la strada forestale che sale a sinistra. Dopo 1 h si giunge al tornante a destra da dove si dirama una breve stradina che porta alla Loc. Aia del Buso (m 1664). Nella conca così denominata che si apre davanti, in primavera e durante le stagioni piovose, si forma un caratteristico laghetto. Possibilità di sosta sul prato circostante. Si riprende quindi strada forestale raggiungendo Malga Nàssere. 30′. (m 1763) Il bivacco esistente in una parte della Malga, è aperto tutto l’anno e consente la sosta in caso di necessità per circa 10 persone. A circa metà campivolo di Malga Nàssere, scende il sentiero SAT intitolato ai due componenti del gruppo dei Nomadi recentemente scomparsi che, dopo aver percorso il margine del prato, si inoltra nel bosco scendendo lungo lo spigolo sud di Cima Nassere fino a giungere al piazzale del Rifugio Carlettini. Da qui si ripercorre la strada asfaltata fino a località Ponte Conseria.

Partenza e Arrivo

Ponte Conseria

3.30

h
Tempo di percorrenza

99

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
5 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Facile per tutti

Percorso 3

3. Malga Nassere – Agriturismo malga Casarina

Dal piazzale in Loc. Ponte Conseria (m 1471) si percorre la strada asfaltata che sale a destra verso l’Agritur Malga Casarina. Dopo circa 200 metri, dove la strada si immette nel campivolo della Malga Casarina, si imbocca la strada forestale che sale a sinistra. Dopo 1 h si giunge al tornante a destra da dove si dirama una breve stradina che porta alla Loc. Aia del Buso (m 1664). Nella conca così denominata che si apre davanti, in primavera e durante le stagioni piovose, si forma un caratteristico laghetto. Possibilità di sosta sul prato circostante. Si riprende quindi strada forestale raggiungendo Malga Nàssere. 30′. (m 1763) Il bivacco esistente in una parte della Malga, è aperto tutto l’anno e consente la sosta in caso di necessità per circa 5 persone. Si prosegue per la strada forestale che, tenendosi in quota, si addentra verso la Valle di Caldenave. Dopo circa un chilometro la strada lascia il posto al “sentiero dei zirmi” L37, un comodo sentiero pianeggiante che attraversa splendide abetaie e boschi di pini cimbri alternati a selvaggi paesaggi con giganteschi massi. Si giunge così al Ponte Caldenave (m 1748). 30′. Qui il paesaggio è di incomparabile bellezza. La radura che si apre davanti è solcata dai magnifici meandri del Rio Caldenave. Le acque sono limpide ed il fondale di sabbia granitica le rende trasparenti. Sul cocuzzolo in fondo alla radura sorge il Rifugio Alpino Malga Caldenave (m 1793). A tutto questo paesaggio, considerato fra i più suggestivi di tutto il Lagorai, fanno da sfondo i superbi ed aguzzi campanili granitici della Cresta Ravetta con Cima Trento (m 2530) e Cima Quarazza (m 2526) mentre, sulla sinistra, completa la cornice la poderosa Cima Orsera (m 2468) dalle scure rocce di porfido. Dal Ponte Caldenave si imbocca il sentiero SAT 332 che scende a Ponte Campivelo (m 1499) 30′ Si scende lungo la strada forestale fino alla Loc Tedon. 30′ dove, in corrispondenza del primo tornante a sinistra si imbocca il sentiero che piegando a destra porta a Malga Casarina (m 1468) e quindi al ponte Conseria. 30′.

Partenza e Arrivo

Ponte Conseria

5.30

h
Tempo di percorrenza

97

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
3 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Facile per escursionisti

Percorso 4

4. Malga Valsorda II, Laghi di Rocco Col di San Giovanni

Dalla Loc. Ponte di Conséria (n1471), si segue il sentiero SAT 326 con segnaletica Passo Cinque Croci-Forcella Magna-Cima d’Asta. In corrispondenza del secondo tornante della strada forestale per Passo Cinque Croci, aiutati da analogo cartello, si piega a destra su una strada sterrata. Appena oltrepassata una piccola valletta si imbocca il sentiero sulla sinistra che si inerpica puntando diritto al Rifugio Malga Consèria (m 1821), ove si giunge dopo circa 1 h. 15′. Si prosegue attraverso l’ampio prato della Malga verso Passo Cinque Croci. A circa metà strada si incontra il Monumento ai Caduti di tutte le Guerre eretto dal locale Gruppo Alpini sul luogo ove sorgeva un cimitero militare della Prima Guerra Mondiale (m 1936). Si giunge quindi al Passo Cinque Croci in 45′. (m 2018) Quì si devia il cammino verso destra, imboccando il sentiero SAT 326 con segnavia per Forcella Magna-Cima d’Asta. Dopo 45′ di cammino si giunge al primo laghetto dei Lasteati. (m 2113). Dal lato opposto del piccolo lago scende, piegando leggermente verso destra, una evidente mulattiera. Si passa a fianco di un altro lago di dimensioni maggiori del primo e si scende attraverso un lariceto fino ad incrociare il sentiero delle Buse Todesche L35. Si prende a destra il sentiero stesso che in breve riconduce al Monumento ai Caduti presso l’ex Cimitero di Guerra. 30′. Da qui si ridiscende per il percorso di andata passando per il Rifugio Malga Conseria fino al piazzale di partenza. 45′.

Partenza e Arrivo

Ponte Conseria

3.30

h
Tempo di percorrenza

90

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
8 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Medio per escursionisti esperti

Percorso 5

5. Caldenave, Forcella Buse Todesche, Forcella Orsera, Cresta Ravetta

Dal piazzale in Loc. Hotel presso la Cappella degli Alpini, (m 1325) si percorre la strada asfaltata che prosegue verso il Ponte Conseria. Attraversato il ponte sul Rio Caldenave si prende la strada a sinistra con segnavia SAT per Caldenave, Forcella Ravetta, Laghi della Val Inferno. Ora la strada diventa bianca salendo fino al primo tornante a sinistra. Qui si imbocca la comoda mulattiera che prosegue fiancheggiando la sponda destra del Rio Caldenave-Casarine. Segnaletica SAT Caldenave Forcella Ravetta.

Prima della Loc. Campivelo il sentiero si immette di nuovo sulla strada forestale che termina in corrispondenza del Ponte Campivelo. 45′. (m 1499) Oltrepassata la passerella sul Rio Caldenave il sentiero incomincia a salire lungo la sponda orografica sinistra. Dopo 1 ora si giunge al campivolo della Malga Caldenave. Giunti al bivio per Forcella Ravetta, si piega a sinistra per circa 50 metri seguendo la segnaletica SAT per Val dell’Inferno giungendo così al Ponte Caldenave. (m 1748). Da qui lo spettacolo che si presenta è a dir poco incantevole. La radura che si apre verso il colle sul quale sorge la Malga Caldenave è solcata dai magnifici meandri delle trasparenti acque del Rio Caldenave. Fanno da sfondo a questo suggestivo paesaggio i superbi ed aguzzi campanili granitici della Cresta Ravetta con Cima Trento (m 2530) e Cima Quarazza (m 2526) . Si oltrepassa il ponte sul rio Caldenavepiegando subito a destra seguendo sempre il sentiero SAT che, dopo aver costeggiato per un tratto la piana paludosa del campivolo di Caldenave, incomincia a salire con comodi tornanti il boscoso versante Sud della Cima Orsera. Dopo 30′ di cammino si giunge ad un bivio da dove si dirama un piccolo sentiero che conduce dopo 200 metri al prato dell’Aia della Pesa(m 1966) dove si trova un piccolo bivacco in fase di ristrutturazione.

Si riprende il cammino e, aggirato lo spigolo del versante finora percorso, ci si inoltra nella splendida e selvaggia Valle dell’Inferno. Massi enormi, contorti larici secolari e trasparenti pozze d’acqua caratterizzano il paesaggio di questa conca considerata, assieme a Caldenave, uno degli angoli più suggestivi di tutta la catena del Lagorai. Poco prima di iniziare la breve ripida che ci permette di lasciare la conca della Val dell’Inferno, si trova un sentiero in via di sistemazione che, piegando a sinistra permetterà di raggiungere il Baito dei Lastei di prossima ristrutturazione e che, raggirando il ripido tratto anzidetto, si ricollegherà al sentiero SAT nella zona dei Scagni (bivio sentiero Nomadi). Oltrepassato questo erto gradino, raggiungiamo la quota 2094 ove si trova l’ultimo laghetto della zona e, poco più a sinistra, il Bivacco dei Scagni in fase di ristrutturazione. 45′. Si oltrepassa il bivio con il sentiero dei Nomadi lasciando lo stesso sulla sinistra arrivando fino allo spigolo che divide la zona dei Scagni dalla testata delle Buse Todesche. Attraversata l’estremità orientale di questa ultima località, si giunge alla omonima Forcella (m 2309).45′. Degne di ammirazione sono qui le imponenti opere militari della Prima Guerra Mondiale. Mulattiere che si intersecano con altre provenienti dalle retrovie di Val Malene-Sorgazza, mura di sostegno costruite con sassi a secco ancora perfettamente diritte e ben conservate, gallerie, trincee, piattaforme sulle quali sorgevano le baracche dei soldati Italiani, costituiscono un vero e proprio museo all’aperto della prima linea italiana; testimoni dell’immane sacrificio di migliaia di giovani soldati che qui combatterono non solo contro il cosiddetto “nemico” ma soprattutto contro le insidie di quelli che furono i due più lunghi inverni finora ricordati dalla storia ( 1916-1917); monito alle generazioni future dell’assurdità della guerra!

Ripreso il cammino, in 30′ si giunge a Forcella Orsera(m 2300) dove si imbocca un ripido sentiero che, attrezzato su un breve tratto con una fune di acciaio, porta a Forcella Segura (m 2439). Siamo ora nel mezzo delle poderosi campanili granitici delle pale di Segura a sinistra e delle vette della Cresta Ravetta a destra con Cima Quarazza (m 2526) e Cima Trento (m 2530). Si scende per un tratto dal quale si ha un’ottima panoramica sulla sottostante diga di Costabrunella fino alla Forcella di Quarazza (m 2217). Da qui si incomincia a riprendere quota giungendo al Forzelon de Rava (m 2397), ai piedi del possente Cimon Rava ( m 2397). 1h 30′. Molto suggestiva è la vista di profilo che da qui si gode su questa vetta. Il sentiero, dopo essere sceso per un breve tratto, mantenendosi ora in quota, attraversa tutto l’erboso versante Sud della Cresta Ravetta. Appagante è da qui il panorama che si apre sulla Valle di Rava. Sul fianco sinistro, ai piedi del Monte Castelletto (m 2337) e di Cima del Frate (m 2351), fra le rive del Lago Primo e del Lago di Mezzo sorge la Malga Rava di Sopra mentre, proprio sotto il nostro sentiero si trova il Lago Grande. Sulla destra sorge invece Malga Ravetta di Sotto e, più in lato Malga Ravetta di Sopra, ai piedi della possente mole del versante Est di Monte Tauro (m 2026). Si giunge così in 1h a Forcella Ravetta (m 2219) dove troviamo il bivio per Monte Tauro a sinistra. Scendiamo invece il ripido ghiaione della Val di Ravetta che, dopo aver attraversato il primo tratto su un immenso ghiaione granitico, si inoltra nel rado bosco di larici, calandosi, ora dolcemente a tornanti, fino alla prima radura paludosa di Caldenave, alla confluenza con la Val Orsera. 1 h. Si arriva alla Malga presso la quale, in una parte della stalla è stato ricavato un bivacco d’emergenza da utilizzare in caso di maltempo. Il percorso ora diventa quello di andata fino al piazzale di partenza. 1h.

Partenza e Arrivo

Piazzale Hotel – Cappella Alpini

8.30

h
Tempo di percorrenza

89

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
5 ore e 30 minuti

Grado di difficoltà:
Facile per escursionisti

Percorso 6

6. Nassere, Scagni, Buse Todesche, Conseria

Dal piazzale in Loc. ex HOTEL presso la Cappella degli Alpini (m 1336), si percorre la strada asfaltata che prosegue verso il Ponte Conséria fino al piccolo piazzale antistante alla chiesetta presso il Rifugio Carlettini. (15′) Una bacheca in legno segnala qui l’inizio del sentiero inaugurato nel settembre 1996 dedicato ai due musicisti scomparsi del Gruppo dei “Nomadi”.
Il sentiero inizia a salire dapprima dolcemente dopodiché, oltrepassata la stradina che porta all’agritur Malga Casarina che si scorge poco distante sulla sinistra, si fa più erto, inoltrandosi nel fitto bosco di abeti. Dopo 1h 15′ si giunge al campivolo di Malga Nàssere. Presso la casara si trova il primo bivacco aperto tutto l’anno e gestito dalla locale Sezione Cacciatori.
Si riprende il sentiero che incomincia a salire ora sul ripido canalone erboso che punta in questo tratto direttamente verso la cima del Croz de Conseria (m2253). Particolarmente consigliata è l’escursione attraverso questo vallone durante il periodo di fioritura dei rododendri (fine giugno – inizi luglio). Dove il sentiero diventa pianeggiante, raggirato a destra lo spigolo boscoso del Croz de Conseria, il sentiero scende leggermente per giungere alla Busa del Lago o Lago di Nàssere (m 2063) 1 h . Oltrepassato il lago si trova il bivio con il sentiero SAT 360. Si prende a sinistra il medesimo sentiero con indicazione Forcella Buse Todesche arrivando in qualche minuto al bivacco Scagni, recentemente ristrutturato.(m 2094) Si continua il percorso fino al bivio con il sentiero L35 delle Buse Todesche. Si prende quest’ultimo sentiero che piega a sinistra scendendo nell’omonima valletta erbosa. Si percorrono quindi i suoi comodi prati passando ai piedi del massiccio di Monte Cengello, fino a giungere al laghetto delle Buse Todesche nei paraggi del quale, poco più avanti, si trova l’omonimo bivacco. (m 1991). Il sentiero, addentrandosi ora nel rado bosco di larici, diventa largo e pianeggiante. Alla località Buse delle Calgere, in cui si arriva in 15′, si trova la statua del Cristo del Cengello, una scultura lignea dell’artista locale Faitini Aurelio ricavata da un tronco di un larice secolare. In altri 15′ si raggiunge il monumento ai Caduti eretto dagli Alpini di Scurelle sul luogo ove sorgeva un piccolo cimitero di guerra. Si scende al Rifugio Malga Consèria per poi raggiungere, tramite il sentiero SAT 326, la località Ponte Consèria. Da qui il percorso di ritorno al piazzale della loc. Hotel è di circa un chilometro su strada asfaltata.

Partenza e Arrivo

Ex.Hotel – Cappella Alpini

5.30

h
Tempo di percorrenza

98

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
5 ore

Grado di difficoltà:
Facile per escursionisti

Percorso 7

7. Malga Costa, Malga Valsorda II

Dal piazzale in Loc. ex Colonia Sat (m 1471), dopo aver oltrepassato il ponte sul torrente Maso si percorre la strada forestale con segnaletica SAT 362 per Malga Montalon. Si sale lungo questa strada per circa m 600 lasciando sulla sinistra la prima diramazione che porta alla Villa Buffa, fino a giungere in corrispondenza del primo tonante a sinistra. Qui si imbocca il sentiero SAT 362 che sale sulla destra inoltrandosi subito nel prato della ex Malga Campelletto. Dopo 30′ si giunge al Capitello dedicato a S.Antonio (m 1656).Si sale ancora fino ad arrivare al primo cancello di Malga Montaletto ove il sentiero si fa ora pianeggiante 30′. Da qui si apre la vista sull’incantevole e suggestiva Valle del Montalon: sullo sfondo la Malga di Montalon a cui fanno cornice in centro la superba Pala del Beco (m 2301); a sinistra il Gruppo delle Cime di Valpiana ed a destra la Cima delle Buse (m 2574 ) con il Gruppo del Montalon. Sulle pendici del Valpiana sorge Malga Montaletto (m 1812) mentre sul versante destro, vi è la Malga Costa (m 1823). Dopo aver oltrepassato una piccola passerella sul ruscello che scende da Montaletto, si arriva ad un bivio; si lascia il sentiero SAT 362 prendendo a destra un evidente sentiero privo di segnaletica che, attraversata la radura erbosa solcata dal Rio Montalon, si inerpica sul campivolo della Malga Costa fino a giungere alle “casare” della Malga stessa. 30′. Sul retro della Malga, si riprende il sentiero e, dopo aver oltrepassato un breve tratto in bosco, si entra nell’ampio campivolo di Malga Costa Alta. Si passa davanti ai suoi ruderi dai quali è stato ricavato un bivacco d’emergenza – 30′- per proseguire verso la dorsale erbosa sulla quale culmina l’immenso prato nel quale siamo immersi. 30′. Molto suggestivo è da quì il panorama verso Cima d’Asta e, più oltre sulle pale di S.Martino. Il sentiero piega ora a sinistra sempre in aperto prato attraverso un tappeto di rododendri. Consigliato è il passaggio verso fine giugno – inizi di luglio. Mantenendosi in quota, il sentiero arriva al limite di un lariceto nel quale, in corrispondenza di una piccola selletta, si inoltra scendendo fino a giungere in breve in una stretta valletta erbosa contornata da rododendri. Si percorre in discesa questa valletta fino al punto in cui si diparte sulla sinistra una evidente mulattiera che, scendendo lungo l’ultimo gradino di larici, si immette nel Campivolo di Malga Valsorda II (m 1901). 45′. Davanti all’ingresso della Malga, si prende il sentiero SAT 317 che, piegando a destra, scende dapprima attraverso uno splendido lariceto secolare e poi inoltrandosi nel fitto bosco di abeti fino a Ponte Quarelo (m 1660) 30′. Da qui, passati sulla sinistra del torrente Maso, si giunge al Ponte Conseria (m 1468) e quindi, lungo la strada asfaltata si ritorna al piazzale della ex Colonia SAT. 1h.

Partenza e Arrivo

Colonia Ex-SAT

5

h
Tempo di percorrenza

98

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
5 ore e 30 Minuti

Grado di difficoltà:
Facile per escursionisti

Percorso 8

8. Malga Valsorda II, Lagni di Rocco, Col di San Giovanni

Dalla Loc. Ponte di Conséria (m1471), si prende il sentiero SAT 317con segnaletica Malga Valsorda II Lago delle Stellune. Lasciato il ripido pascolo della zona del Ponte Conseria, ci si immette nel fitto bosco di abeti dove il sentiero si fa alquanto pianeggiante. In 45′, dopo aver fiancheggiato per un lungo tratto il Rio Valsorda, si giunge al Ponte Quarelo (m 1660). Il sentiero incomincia ora a salire lungo il versante orografico destro attraverso un bellissimo bosco di abeti che, in vicinanza del campivolo della Malga, cede il posto ad uno splendido lariceto. Attraverso dei comodi tornanti si giunge alla Malga Valsorda II (m 1901) 45′. Si continua il cammino sul sentiero SAT 317 che, dopo aver oltrepassato il primo breve ripido tratto, sale comodamente verso i Laghi delle Buse Basse. Poco più sotto questi laghi, si trova il bivio per Passo Valcion. Si continua il percorso verso la Forcella Valsorda arrivando ai Laghi delle Buse Basse o di Rocco (m 2135), seconda tappa del nostro itinerario. 1 h. Si ripercorre al contrario il sentiero fino al bivio piegando ora verso sinistra lungo il sentiero SAT 318 con direzione Passo Valcion (m 2076) ove si arriva dopo aver percorso una comoda mulattiera militare. 30′.
Variante 1 :
Ora si lascia il sentiero SAT che scende verso la Malga Valcion e, piegando a destra si incomincia a salire il dolce crinale del versante Nord del Colle di S. Giovanni sempre lungo una mulattiera militare a tratti ancora ben conservata. Mantenendo sempre lo spigolo Nord, si giunge alla vetta del Colle (m 2251). 45′. Data la sua posizione centrale rispetto al Lagorai ed il Gruppo di Cima d’Asta, il colle, sebbene non molto elevato, costituisce un ottimo balcone panoramico. Si scende ora lungo il versante Est attraverso una delle numerose mulattiere della Prima Guerra che si intersecano più volte fra loro fino al Passo 5 Croci .30′. Si riprende il sentiero Sat 326 che scende al Rifugio Malga Conseria passando per il monumento ai Caduti delle Guerre eretto dal locale Gruppo Alpini presso i resti dell’ex Cimitero di Guerra. Si scende quindi lungo il sentiero SAT 326 che riporta In 45′ al punto di partenza presso il Ponte Conseria.
Variante 2: da effettuare in caso di maltempo. Dal Passo Valcion si scende sempre sul sentiero SAT 318 verso la Malga omonima (m 1973) alla quale si giunge in 30′. Dalla Malga si prende la strada forestale che sale in leggera pendenza verso il Passo Cinque Croci al quale si arriva in 30′.

Partenza e Arrivo

Ponte Conseria

5.30

h
Tempo di percorrenza

98

%
Percentuale di successo
Rifugio Carlettini

Tempo di percorrenza:
7 ore e 30 Minuti

Grado di difficoltà:
Facile per escursionisti

Percorso 9

9. Montalon, Lago delle Stellune, Forcella Valsorda, Laghi di Rocco

Dal piazzale in Loc. ex Colonia Sat (m 1471), dopo aver oltrepassato il ponte sul torrente Maso si percorre la strada forestale con segnaletica SAT 362 per Malga Montalon. Si sale lungo questa strada per circa m 600 lasciando sulla sinistra la prima diramazione che porta alla Villa Buffa fino a giungere in corrispondenza del primo tonante a sinistra. Qui si imbocca il sentiero SAT 362 che sale sulla destra inoltrandosi subito nel prato della ex Malga Campelletto. Dopo 30′ si giunge al Capitello dedicato a S.Antonio (m 1656).Si sale ancora fino ad arrivare al primo cancello di Malga Montaletto ove il sentiero si fa ora pianeggiante 30′. Da qui si apre la vista sull’incantevole e suggestiva Valle del Montalon:sullo sfondo la Malga di Montalon a cui fanno cornice in centro la superba Pala del Beco (m 2301); a sinistra il Gruppo delle Cime di Valpiana ed a destra la Cima delle Buse (m 2574 ) con il Gruppo del Montalon. Sulle pendici del Valpiana sorge Malga Montaletto (m 1812) mentre sul versante destro, vi è la Malga Costa (m 1823). Si prosegue percorrendo tutta la spianata della Valle del Montalon sempre seguendo il sentiero SAT 362. Oltrepassata una passerella sul Rio Montalon, si sale verso la Malga ormai in prato aperto. 45′. Da malga Montalon (m 1868) si ricomincia a salire lungo il sentiero SAT che, attraverso dei ripidi tratti porta al Lago di Montalon (m 2089). 1h. Incastonato ai piedi della Forcella Montalon (m 2133), è adagiato fra la poderosa cima della Pala del Beco a sinistra e le frastagliate creste di cima Montalon a destra. Alla Forcella si piega a destra seguendo la segnaletica SAT 322 per Forcella Valsorda, lungo una comoda mulattiera austro-ungarica della Prima Guerra Mondiale. Siamo ora nella Valle di Cadino, nel territorio del Comune di Molina di Fiemme. Sulla sinistra, nel fondovalle, si aprono i pascoli di Malga Stue Alta e Malga Stellune mentre fanno da barriera sul lato opposto il Cimon di Busa Grana (m 2510) e Cimon del Terzo (m 2463). Snodandosi attraverso enormi masse detritiche e mantenendosi sempre in quota, la mulattiera, a tratti ancora perfettamente conservata, giunge al bivio per il Lago delle Stellune (m 2091). 1h 30′ Poco prima di questo bivio, vale la pena compiere una breve deviazione del percorso verso sinistra, in corrispondenza di un grande blocco monolitico dalle rocce particolarmente lisce e levigate che costituisce un vero e proprio balcone naturale dal quale si può ammirare il lago in tutta la sua bellezza. Sempre da questo balcone roccioso si possono ammirare le opere militari austro – ungariche della Prima Guerra della zona di Forcella Valsorda, veri e propri capolavori di ingegneria a cui il tempo sembra non sia riuscito ad infliggere alcuna scalfittura, quasi a rispetto degli enormi sacrifici dei giovani soldati che quì dovettero combattere non solo le insidie del “nemico”, ma soprattutto le avversità dei lunghissimi e rigidi inverni che segnarono molte volte in modo tragico l’estenuante vita di trincea. Intrecci di mulattiere sostenute da mura a secco ancora perfettamente incastonate; resti di baraccamenti, scalinate, piazzole dalle quali partivano le teleferiche per i rifornimenti della prima linea sulle creste del Montalon costituiscono un vero museo all’aperto. Ripreso il cammino, in breve si giunge alla Forcella Valsorda (m 2256). 30′. Prima di iniziare a scendere verso i due laghi delle Buse Basse (Laghi di Rocco) con segnavia SAT 317-318 si può effettuare una seconda deviazione prendendo sulla destra una comoda e pianeggiante mulattiera che dopo circa 200 metri arriva in una grande terrazza erbosa dalla quale si può ammirare uno splendido panorama sull’intero Gruppo di Rava-Cima d’Asta, sulle pale di S.Martino e sulla parte terminale del Lagorai verso Passo Rolle. Si riprende ora il sentiero SAT 317 – 318 con indicazione per Malga Valsorda e dopo aver fiancheggiato il secondo lago, si arriva ad un bivio. A sinistra si prosegue per passo Valcion (segnavia 318), mentre il nostro percorso scende a destra verso Malga Valsorda (segnavia 317) ove si giunge in 1 h. Davanti all’entrata della Malga, si prosegue sul sentiero SAT 317 che, piegando a destra, scende a Ponte Quarelo (m 1738) 45′. Da qui, passati sulla sinistra del torrente Maso, si giunge al Ponte Conséria (m 1468) e quindi, lungo la strada asfaltata si ritorna al piazzale della ex Colonia SAT. 1h.

Partenza e Arrivo

Piazzale Ex.colonia SAT

7.30

h
Tempo di percorrenza

94

%
Percentuale di successo